La donna nell’Islam

A causa della propaganda musulmana, molto efficiente nel mascherare la vera natura dell’islam agli occhi degli occidentali persino nei casi in cui la natura violenta è palese e le dimostrazioni sono a dir poco plateali, è ampiamente ammesso, al punto da venir dato quasi per scontato, che nei paesi islamici i maltrattamenti ai danni delle donne non dipendano dall’islam ma siano piuttosto un retaggio culturale.

I musulmani martellano l’opinione pubblica con pochi ma semplici slogan, facili da ribadire e da imprimere nella testa di chi ascolta: la donna nell’islam è pari all’uomo. Ovviamente non si limitano a questo ma aggiungono che la religione islamica ha concesso alle donne più diritti di quanto abbia fatto qualsiasi altra società, garantendole inoltre l’onore e la dignità. Poi ci sono le testimonianze delle donne convertite (in genere le più fanatiche), veri e propri fantocci sbattuti davanti le telecamere per affermare che prima di convertirsi all’islam non si erano mai sentite tanto rispettate.

I nostri lettori troveranno tutto questo alquanto sorprendente, pensando al burqa, alla poligamia, al divieto di guidare imposto in molti paesi islamici e ad altri aspetti della donna nell’islam. Eppure la propaganda islamica, aiutata dal politicamente corretto nostrano, riesce a far passare il messaggio della parità dei sessi nell’islam pur essendo totalmente infondato e persino opposto alla realtà.

Da quanto son bravi il dubbio lo hanno fatto sorgere anche a noi di Islamicamentando, che forse non abbiamo capito che in Afganistan la pessima condizione della donna è realmente prerogativa dei talebani e non dell’islam. Dunque, per accertarci di quale sia realmente la verità, siamo andati a verificare direttamente alla fonte, e abbiamo scoperto che nell’islam, in base al Corano e la Sunna…

  • Le donne nell’islam sono inferiori agli uomini, e devono sottostare ai loro ordini: «Gli uomini sono preposti alle donne, a causa della preferenza che Allah concede agli uni rispetto alle altre» (Corano 4:34)
  • Le donne sono maledette se si rifiutano di giacere con i mariti: «Il Profeta disse: “Se un uomo invita la moglie a giacere con lui e lei si rifuta di andare da lui, allora gli angeli manderanno le loro maledizioni su di lei no al mattino”». (Sahih Bukhari Volume 7, Libro 62, Numero 121)
  • Nell’inferno islamico le donne sono molto più numerose degli uomini: Narrò ‘Imran bin Husain: «Il Profeta disse: “Guardai nel Paradiso e scoprii che la maggior parte degli abitanti erano i poveri, e guardai nel Fuoco (dell’Inferno) e scoprii che la maggior parte dei suoi abitanti erano donne”». (Sahih Bukhari Volume 4, Libro 59, Numero 3237). Si veda anche: «Una volta l’Apostolo di Allah si recò al Musalla (per offrire la preghiera)… Poi passò accanto alle donne e disse: “O donne, fate le elemosine perché ho visto che la maggior parte degli abitanti del fuoco dell’Inferno eravate voi (donne)”. […] (Sahih Bukhari Volume 1, Libro 6, Numero 301).
  • La donna è paragonata ad un campo, che l’uomo può sfruttare come meglio crede: «Le vostre spose per voi sono come un campo. Venite pure al vostro campo come volete» (Corano 2:223). Maometto stesso non perse occasione di sottolineare il fatto che le donne fossero proprietà dei loro mariti: «Il messaggero di Alla disse: “Se un marito chiama la moglie nel suo letto (allo scopo di avere con lei rapporti sessuali) ed ella rifiuta, impedendogli un buon sonno, gli angeli la malediranno fino al mattino”». (Sahih Bukhari Volume 4, LIbro 54, Numero 460)
  • La donna è paragonata agli asini e ai cani (quest’ultimi animali impuri) e se passsa vicino ad un uomo che prega la preghiera di quest’ultimo sarà annullata: Narrò Aisha: «Mi furono menzionate le cose che annullano le preghiere. Mi dissero: “La preghiera viene annullata da un cane, un asino e una donna (se passano davanti a chi prega)”. Risposi: “Avete fatto di noi (cioè, noi donne) dei cani”». (Sahih Bukhari Volume 1, Libro 9, Numero 490)
  • La donna è paragonata in maniera dispregiativa ai cavalli e al malaugurio: «Il malaugurio fu citato davanti al Profeta: Il Profeta disse: “Se esiste malaugurio in qualcosa, è nella casa, nella donna e nel cavallo”». (Sahih Bukhari Volume 7, Libro 62, Numero 31)
  • La testimonianza di una donna vale la metà di quella di un uomo. Il Corano afferma infatti che ci vogliono due donne per avere l’affidabilità della testimonianza di un solo uomo: «Chiamate a testimoni due dei vostri uomini o in mancanza di due uomini, un uomo e due donne, tra coloro di cui accettate la testimonianza, in maniera che, se una sbagliasse l’altra possa rammentarle» (Sura 2:282). Maometto spiegò il motivo di quella dottrina dicendo: “Non è la testimonianza di una donna uguale a metà di quella di un uomo?” Le donne risposero: “Sì”. Lui disse: “Questo è per la carenza d’intelligenza di una donna”». (Sahih Bukhari Volume 3, Libro 48, Numero 826). Si veda anche: «Una volta l’Apostolo di Allah si recò al Musalla (per offrire la preghiera)… Poi passò accanto alle donne e disse: “O donne, fate le elemosine perché ho visto che la maggior parte degli abitanti del fuoco dell’Inferno eravate voi (donne)”. Le donne chiesero: “Perché è così, o Apostolo di Allah?” Egli rispose: “Voi maledite continuamente e siete ingrate nei confronti dei vostri mariti. Non ho mai visto nessuno più carente di voi in quanto ad intelligenza e fede. Una qualunque di voi riuscireb- be facilmente a sviare un uomo sensibile e prudente”. Le donne chiesero: “O Apostolo di Allah, cosa c’è di ca- rente nella nostra intelligenza e nella nostra fede?”. Egli disse: “La prova presentata da due donne non equivale alla testimonianza di un solo uomo?” Esse risposero di sì. Egli disse: “È questa la carenza nella sua intelligenza. Non è vero che una donna non può né pregare né digiu- nare durante il ciclo?” Le donne risposero di sì. Egli disse: “Ecco la carenza nella sua fede”».(Sahih Bukhari Volume 1, Libro 6, Numero 301 – si veda anche Sahih Bukhari, Volume 2, Libro 24, Numero 541)
  • L’eredità di un figlio debba essere il doppio di quella di una figlia: «Ecco quello che Allah vi ordina a proposito dei vostri figli: al maschio la parte di due femmine» (Corano 4:11).
  • E’ consigliato ai mariti di picchiare le mogli disubbidienti: «Le [donne] virtuose sono le devote, che proteggono nel segreto quello che Allah ha preservato. Ammonite quelle di cui temete l’insubordinazione, lasciatele sole nei loro letti, battetele. Se poi vi obbediscono, non fate più nulla contro di esse. Allah è altissimo, grande» (Corano 4:34). Quando a Maometto fu riferito che «le donne erano diventate arroganti nei confronti dei loro mariti», egli «diede agli uomini il permesso di picchiarle». E quando alcune di loro si lamentarono, il Profeta osservò: «Molte donne sono venute in visita alla mia famiglia lamentandosi dei loro mariti. Tra di voi, esse non sono certo le migliori» (Sunan Abu Dawud Libro 12, Numero 2141). Lo disturbava che le donne si lamentassero, non che i mariti le picchiassero. E aggiunse addirittura: «Non si deve mai chiedere a un uomo perché abbia percosso sua moglie» (Sunan Abu Dawud Libro 12, Numero 2142).
    Un altro hadith racconta di come, a un certo punto, una donna si fosse recata da Maometto chiedendo giustizia: «Aisha riferì che (venne) una signora coperta da un velo verde (si lamentò con lei di suo marito mostrandole un livido verde sulla pelle provocato dalle percosse dell’uomo). Essendo abitudine delle donne sostenersi le une con le altre, quando il messaggero di Allah tornò a casa Aisha gli disse: “Non ho mai visto alcuna donna soffrire come le donne che credono. Guarda! La sua pelle è più verde delle sue vesti!”» (Sahih Bukhari Volume 7, Libro 77, Numero 5825). Qui sembra che Aisha non nutrisse alcuna illusione riguardo al fatto che – per citare lo slogan dei musulmani – “la religione islamica abbia concesso alle donne più diritti di quanto abbia fatto qualsiasi altra società o religione”. E in ogni caso né i lividi della donna né le parole di Aisha turbarono affatto Maometto, cosicché, quando il marito di quest’ultima apparve, egli non si disturbò di rimproverarlo per le violenze commesse. I testi infatti non vi fanno il minimo accenno. Del resto, perché avrebbe dovuto farlo dal momento che Allah gli aveva già rivelato che è esattamente così che un marito deve trattare la propria moglie disobbediente?
    Per giunta, sappiamo che anche Maometto picchiò sua moglie Aisha. Una notte, pensando che la donna dormisse, egli uscì. Aisha, tuttavia, lo seguì sospettosamente. E quando se ne rese conto il Profeta la percosse: «Mi colpì sulla guancia, facendomi molto male. Dopodiché disse: “Pensavi forse che Allah e il suo apostolo si comportassero ingiustamente con te?”» (Sahih Muslim Libro 4, Numero 2127)
  • Le donne non hanno la stessa libertà degli uomini su come vestirsi, e sono obbligate a coprirsi: «E di’ alle credenti di abbassare i loro sguardi ed essere caste e di non mostrare, dei loro ornamenti, se non quello che appare; di lasciar scendere il loro velo fin sul petto e non mostrare i loro ornamenti ad altri che ai loro mariti, ai loro padri, ai padri dei loro mariti…» (Corano 24:31). Maometto entrò più nello specifico quando Aisha si recò da lui «indossando vesti di stoffa sottile». «Aisha», esclamò il profeta, «quando una donna raggiunge l’età dello sviluppo non è bene che mostri alcuna parte del suo corpo a eccezione di questo – e indicò il volto – e di queste – e indicò le mani» (Sunan Abu Dawud Libro 33, Numero 4092).
  • Nelle istruzioni relative al divorzio il Corano da per scontato il matrimonio con le cosiddette “spose bambine. Parlando del periodo di attesa che occorre per determinare se una donna sia incinta, il Corano infatti recita: «Se avete qualche dubbio a proposito di quelle delle vostre donne che non sperano più nel mestruo, il loro termine sia di tre lunazioni. Lo stesso valga per quelle che non hanno ancora il mestruo» (Corano 65:4) *
  • Una nazione governata da una donna è destinata a fallire: “Durante i giorni (della battaglia) di Al-Jamal, Allah mi ha beneficiato di una parola che avevo sentito dall’Apostolo di Allah dopo che stavo per unirmi ai Compagni di Al-Jamal (cioè il cammello) e combattere insieme a loro. Quando il Messaggero di Allah fu informato che i Persiani avevano incoronato la figlia di Khosrau come loro sovrano, disse: ‘Quelle persone governate da una donna non avranno mai successo’.” (Sahih al-Bukhari 4425)
  • Se la sposa è troppo giovane, per ottenere il suo consenso basta che la diretta interessata stia in silenzio. Il suo silenzio equivale al suo consenso: «… il padre di una vergine deve chiederle il suo consenso, il suo consenso è il suo silenzio, a volte diceva: il suo silenzio è la sua affermazione.» (Sahih Muslim, Libro 8, Numero 3308).

Aisha, la sposa bambina di Maometto, in una citazione tratta da The ideal Muslimah, di Ali al-Hashimi, ammonisce la popolazione femminile in termini inequivocabili:

«Donne, se conosceste i diritti che i vostri mariti hanno su di voi, pulireste con il vostro viso la terra dai loro piedi»


* Il motivo per cui c’è stata la necessità di “rivelare” un versetto del genere, potrebbe essere dato dal fatto che lo stesso Maometto avesse una sposa bambina: http://islamicamentando.org/aisha-la-sposa-bambina-di-maometto/

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