Come parlare alla vostra famiglia della vostra apostasia

inviato da Truth Seeker ad Alì Sina, amministratore del sito Faith Freedom International

Caro Alì Sina,

per il momento non ho ancora intenzione di dire ad alcun membro della mia famiglia della mia apostasia, ma verrà un giorno in cui dovrò farlo. Tu dici che i tuoi genitori hanno lasciato l’Islam e immagino che tu abbia avuto una certa influenza in questo. Tuttavia, hai anche detto nel forum che gli apostati non dovrebbero dire ai loro genitori della loro apostasia, perché i rapporti filiali sono più importanti. Non ti stai contraddicendo?

Non sto cercando di puntualizzare quelle che sembrano fallacie nelle tue parole. Il motivo per cui ti faccio questa domanda è perché voglio convertire i miei genitori dall’Islam. I miei genitori sono brave persone, senza dubbio non differenti dai tuoi. Mi hanno cresciuto bene e abbastanza francamente, ho capito poco della malvagità pura dell’Islam fino a quando non mi sono trasferito in Occidente (sono stato cresciuto in un paese Islamico relativamente liberale così sono rimasto scioccato quando in primo luogo ho imparato di cosa tu e gli altri accusate i Musulmani. Pensavo che steste esagerando le azioni di una minoranza). Ma come posso farlo? Francamente non lo so. Sento che sia troppo tardi per loro, che dovrebbero morire senza conoscere il cancro che li ha infettati. Ma anche se so quale sarebbe la cosa giusta da fare, non sono preparato per restare in silenzio per tutta la vita. Sono già molto franco anche se mi comporto come un liberale Musulmano “moderato”. E desidero ruggire dinanzi al mondo con la verità quando sarò pronto. Non desidero restare in silenzio per alcun motivo.

Suppongo di avere due domande da porre qui:

Perché consideri il provare a convertire i genitori dall’Islam una cosa negativa se l’hai fatto tu stesso?
Come lo hai fatto? Come li hai convertiti? So che suona molto semplice mostrare alcuni versi del Corano che predicano la malvagità ma entrambi sappiamo che non è sufficiente per convertire un Musulmano dall’oggi al domani.
Potrai domandarti perché non ho mai menzionato i miei fratelli. I miei fratelli sono pura malvagità. Hanno subito un lavaggio del cervello al 100% dall’Islam. Uno di loro mi ha detto che un’altra nostra parente apostata deve essere uccisa perché si è convertita dall’Islam decenni fa. Le obiezioni di coscienza non hanno funzionato con lui. Per lui, conta solo quello che dice l’Islam. Punto. E non potevo certo discutere con lui come un “finto-Musulmano”, naturalmente. Ha subito il lavaggio del cervello dai radicali in una delle organizzazioni di diffusione dell’Islam di Da’wa.

E non ti credere, questo sta succedendo anche in Occidente. Un altro mio parente era la più dolce persona che potresti mai incontrare. Dopo un anno in un gruppo universitario Islamico dalle mie parti, e si è trasformato in un mostro. Era probabilmente depresso e solo in un nuovo ambiente e quindi era carne fresca per quei bastardi. Ora vedo poca speranza per lui. Sapeva distinguere il bene dal male. Non ha scuse. Infatti, era solito guardare i video delle decapitazioni dall’Iraq e diceva semplicemente “Le emozioni non c’entrano. Dobbiamo seguire l’Islam passo passo, anche se è contro le nostre emozioni”. In altre parole, ne ha riconosciuto la malvagità intrinseca, ma si è coscientemente lavato il cervello per accettarla in nome di Allah. E’ sposato con una niqaabi che tratta come sporcizia.

In ogni caso, loro non si spezzeranno certo il cuore per me se lascio l’Islam. Desidererebbero soltanto uccidermi senza pensarci due volte. Non li temo. Saranno loro a temere il mio cervello.

Truth seeker


 

 

Caro Truth Seeker:

No, non c’è contraddizione in ciò che ho detto. Io credo che la pietà filiale e i legami parentali, specialmente il rapporto coniugale siano più importanti di un annuncio pubblico di apostasia ed un conseguente allontanamento dagli affetti. Se poi questo potrebbe mettere le nostre vite in pericolo, allora c’è una ragione in più per mantenere le bocche chiuse e fare kitman [dissimulazione, Nd Islamicamentado].

Quando ne ho parlato per la prima ai miei genitori in visita da me, mio padre si è messo a piangere e ha detto che mi ripudiava. Allora gli ho detto che non ero serio e che sarei tornato sui miei passi. Il mio anziano padre mi ha abbracciato e voleva crederci, ma penso che dentro di sé sapeva che stesse mentendo a se stesso. Da allora sono passati parecchi anni e anche se i miei genitori vivono in un altro paese, quando venivano a trovarmi o durante telefonate, di tanto in tanto abbiamo avuto alcune conversazioni su questo tema. Mia madre in particolare è una libera pensatrice per conto suo. Ha letto un paio di libri che le diedi in Persia, compresi i 23 anni di Ali Dashti. Quei libri hanno avuto il loro effetto, ed essi hanno lasciato l’Islam. In seguito ho detto loro di FFI e hanno detto che era una grande cosa. Ma tutto ciò non è accaduto dall’oggi al domani. Sono stati necessari parecchi anni. Un giorno mia madre mi ha chiamato al telefono e stava ridendo. Disse che stava leggendo un libro sulle stupidità del Corano e voleva condividerle con me. Le dissi che sapevo tutto riguardo ad esse. Allora mi ha suggerito che tutto quello che dovevo fare per sconfiggere l’Islam era pubblicare quei passaggi anche senza commentarli nulla: ogni persona sensata vedrà che questo libro è stupido. Le dissi che era esattamente quello che faccio e che ci sono molti altri passaggi stupidi nelle hadith che non ha ancora letto.

Questo è quello che raccomanderei a tutti coloro che hanno una famiglia Musulmana credente: vai per gradi con loro e sii pieno di tatto. Se dipendi finanziariamente da loro, non dire nulla. Se sei indipendente e abbastanza adulto, se vivi in un paese non Musulmano e sai di essere al sicuro, allora puoi essere un po’ più aperto. Dipende tutto dal grado di relazione che hai con la tua parentela ed ogni caso è differente. Soltanto tu puoi giudicare quando è il momento di dare la notizia.

Per quanto riguarda i tuoi fratelli, purtroppo hanno subito un vero lavaggio del cervello. Fino a che penseranno che l’Islam è una religione proveniente da Dio, non saranno capaci di usare il loro cervello o pensare autonomamente. Abbiamo visto lo stesso atteggiamento nel sig. Ghamidi e nel dott. Zaheer. Una volta mesi alle strette e incapaci di spiegare gli errori e la violenza del Corano, tutto quello che hanno avuto da dire è stato che l’Islam era la vera religione di Dio e che se dubitavo di questo avrei dovuto in primo luogo affrontare quello che mi impedisce di crederlo. Tuttavia, quando gli abbiamo chiesto di darci prove di questa pretesa, hanno cominciato ad andare per funghi e non avevano niente da offrire.

Questa è la trappola in cui tutti i Musulmani sono caduti. Sono arrivati a credere che Muhammad era un profeta di Dio e in conseguenza di ciò hanno smesso di pensare. Hanno ceduto i loro pensieri e la loro intelligenza ad esso. E’ per questo che l’Islam non può essere riformato. Dobbiamo sradicarlo. Dobbiamo mostrare che Muhammad era un bugiardo e dobbiamo essere molto bruschi a riguardo.

Se sei più giovane dei tuoi fratelli e stai ancora vivendo con i tuoi genitori, naturalmente sarebbe sconsiderato dire qualsiasi cosa a chiunque. Aspetta fino a quando non sarai indipendente e vivrai da solo. Allora puoi cominciare dicendo che molti Musulmani stanno lasciando l’Islam e che il motivo è che pensano che Muhammad non era un messaggero di Dio. In seguito dai loro l’URL di faithfreedom.org e dì loro che sarebbe bene che loro, che sono Musulmani molto più forti di quanto lo sei tu, ci mostrino che ci sbagliamo. Non dire loro che non sei più un credente. Invece dì loro che gli ex-Musulmani stanno ponendo questa e quella domanda e che vorresti conoscere qual è la corretta risposta Islamica. Non provare a fare troppe domande immediatamente e non metterti mai a discutere con loro. Una di queste domande, una volta ogni tanto, avrà il suo effetto. Alla fine si renderanno conto che il vero Islam non ha risposte e che si stanno semplicemente imbrogliando e stanno credendo in una bugia. Dai tempo al tempo.

Augurandoti ogni bene,

Ali Sina

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