Parte 1 – La fondazione dei Fratelli Musulmani

Articolo originale.

Prima parte

La fondazione dei Fratelli Musulmani

Di Adrian Morgan

L’associazione “Fratelli Musulmani” venne fondata nel 1928 in Egitto da un insegnante di scuola, Hassan al-Banna. Nato in Mahmudiyya vicino al Cairo il 14 Ottobre 1906, come primogenito di un orologiaio, Ahmad ibn ‘Abd al-Rahman al-Banna. Anche se la famiglia non era certo ricca, manteneva una lunga tradizione di carriera accademica Islamica. Al-Banna senior era un imam laureatosi all’Università del Cairo di Al-Azhar, il più grande seminario Sunnita del mondo. Amhad passò 40 anni della propria vita a compilare e catalogare circa 45000 resoconti dei detti e delle gesta del profeta Muhammad (Hadith). Il più rispettato collezionista di queste hadith, Bukhari (810-870 d.C.) incluse soltanto 2062 di questi racconti nella sua collezione che considerò sahih (autentiche).

Ad Hassan al-Banna venne fatto memorizzare l’intero Corano fin da giovane, e fu educato per essere un insegnante. Iniziò ad insegnare nel 1927. Fu nel Marzo del 1928 che Hassah al-Banna, il suo giovane fratello Gamal e cinque altri si riunirono a casa e giurarono di vivere e morire per l’Islam. Fu così che nacque la confraternita dei Fratelli Musulmani (al-Ikhwanu I-Muslimin o Hizb al-Ikhwan Al-Muslimoon). Nei suoi primi anni di vita, la Ikhwan funzionò come organizzazione giovanile impegnata nella da’wah o opera missionaria. La sua filosofia politica si sviluppò mano a mano che i suoi membri aumentavano. Al-Banna considerava se stessa Sufista, vale a dire essenzialmente apolitico, e apparteneva all’ordine sufista Hasafiyah.

Nonostante questo, vi erano questioni politiche globali che lo preoccupavano. Il 23 Marzo 1924 l’ultimo Califfato, quello Ottomano, venne dissolto da Kemal Ataturk, il secolarista Turco. Questo sistema era stato un centro istituzionale del mondo Musulmano fin dal 1290 d.C.. Nel 1919, al-Banna aveva partecipato a varie manifestazioni contro il dominio Britannico in Egitto. Venne insinuato che al-Banna fosse un Wahabita, forse confondendolo con un movimento Saudita chiamato Ikhwan (Confraternita), che era stato istituito da Abdul Aziz al-Saud per stabilire il suo dominio sull’Arabia.

Hussan al-Banna è ritratto dai biografi Musulmani come una figura benevola. Veniva invitato all’Ambasciata Britannica, e veniva lodato il suo lavoro di assistere vedove ed orfani. Ma gli scritti di Banna erano focalizzati maggiormente verso uno scopo ben definito. Egli disse: “E’ nella natura dell’Islam di dominare, non di essere dominato; di imporre la sua legge su tutte le nazioni ed estendere il suo potere all’intero pianeta.”

Un’opera di al-Banna intitolata La Via della Jihad presenta parole crude che contraddicono coloro che affermano che la sua ideologia era benigna. Molti Musulmani parlano di Jihad come di uno “sforzo interiore”. Ma Banna non faceva troppi giri di parole sul reale significato del termine. Egli scriveva nell’Epilogo del suo libro:

Molti Musulmani oggi fraintendono il vero significato di questa parola credendo che combattere il nemico sia jihad asghar (la jihad inferiore) e che combattere il proprio ego sia jihad akbar (la jihad maggiore). La seguente narrazione [athar] viene citata come prova: “Siamo tornati da una jihad minore per imbarcarci in una jihad più grande.” Essi dicono: “Qual é la jihad maggiore?” Egli dice: “La jihad del cuore, o la jihad contro se stessi.” Questa narrazione è usata da alcuni per sminuire l’importanza del combattimento, e per scoraggiare ogni offerta di jihad nella causa di Allah. Questa narrazione non è una hadith sahih… (affidabile)

…Ma nulla può essere paragonato all’onore del shahadah kubra (il martirio supremo) o la ricompensa che attende un Mujahideen.

Nello stesso libro, Banna scrive:

E’ fard (obbligatorio) per noi combattere contro i nostri nemici. L’imam deve inviare spedizioni militari a Dar al-Harb ogni anno almeno una o due volte, e le persone devono supportarlo in questo. Se alcune persone adempiono questo obbligo, gli altri sono sciolti da esso.

L’Islam ha sempre diviso il mondo in due aree: Dar al-Islam e Dar al-Harb. Dar al-Islam è il “dominio dell’Islam”, e Dar al-Harb si riferisce al mondo che non è sotto la legge Islamica. Dar al-Harb significa letteralmente “la casa della guerra”. Ed al-Banna certamente approvava questa guerra contro gli infedeli che nel 1930 erano visti come conquistatori delle terre Musulmane.

Al-Banna credeva che l’Occidente, con la sua separazione tra chiesa e stato, stava indebolendo l’Islam con la sua influenza. Nel 1934, vi erano 50 ramificazioni diverse dell’Ikhwan in Egitto, tre scuole ben stabilite, moschee e fabbriche. Nel 1935 una divisione Siriana venne fondata ad Aleppo. Alla fine della Seconda Guerra Mondiale, i Fratelli Musulmani avevano mezzo milione di membri soltanto in Egitto, appartenenti a 2000 branche diverse. In quel momento, si diceva che 50 sezioni erano presenti in Sudan. Una figura prominente dei Fratelli Musulmani Sudanesi era Hassan al-Turabi che in seguito mosse guerra ai non-Musulmani nel Sudan del Sud, costringendoli a vivere sotto la Sharia, e diede protezione ai terroristi Osama bin Laden e Carlos lo Sciacallo.

Hassan al-Banna scrisse molti libri e trattati sull’Islam nel corso della sua vita, ma non visse abbastanza per vedere la massiccia crescita internazionale del movimento. Si era fatto molti nemici all’interno dell’establishment Egiziano. Nel 1936 scrisse a Re Farouk e al primo ministro per convincerli ad imporre un sistema Islamico. Due anni più tardi, ripropose questa richiesta con ulteriore forza. Scrisse che tutti i partiti politici dovrebbero sciogliersi a causa della loro corruzione. Nel 1939, i Fratelli Musulmani si stabilirono ufficialmente come gruppo politico. Il movimento sotto al-Banna stava rapidamente divenendo più militante e contrapposto al governo Egiziano.

Nel 1940, i Fratelli Musulmani stabilirono campi di addestramento militari nelle Colline Mukatam vicino al Cairo, così come nel sud dell’Egitto. I suoi membri fondarono corti dove venivano emesse fatwa contro coloro che reputavano essere loro nemici, e i membri dell’Ikhwan si occupavano di portare a termine gli omicidi. Nel 1942, Hassan al-Banna stabilì delle filiali in Transgiordania e in Palestina. Si assicurò che diverse migliaia di membri dei Fratelli Musulmani fossero inviati in Egitto per combattere contro la formazione di Israele nel 1948. Secondo un rapporto di Military Review del 2002, furono i Fratelli Musulmani a far saltare il centro commerciale di Circurrel nel 1948. Uno dei bersagli era il primo ministro, Noqrashi Pasha. Nel Dicembre del 1948, Pasha aveva chiesto la messa al bando del movimento, dopo che alcune bombe furono trovate in possesso di membri della ‘Ikhwan. I Fratelli Musulmani affermarono che le armi dovevano essere usate contro Israele. Un membro dell’Ikhwan uccise Pasha il 28 Dicembre 1948, e nonostante Hassan al-Banna condannò questo gesto la confraternita venne messa al bando.

Il 12 Febbraio 1949, Hassan al-Banna venne ucciso a colpi d’arma da fuoco in un mercato del Cairo, quasi sicuramente per ordine del governo. Nessuno è mai stato accusato dell’omicidio. Il successore ufficiale di al-Banna era Hasan al-Hudaybi, un giudice rispettato. Ma il potere intellettuale della Confraternita sarebbe stato proseguito da un altro uomo, i cui scritti ancora influenzano i jihadisti di oggi: Sayyid Qutb.

Dal 1940, la Confraternita ha collaborato attivamente con Gamel al-Nasser, che aveva un’ala segreta all’interno dell’esercito Egiziano chiamata “Movimento degli Ufficiali Liberi”. L’Ikhwan e gli Ufficiali Liberi condividevano lo sdegno per i Britannici e il loro coinvolgimento non si estese al solo Egitto ma anche al resto del Medio Oriente. Nel 1948, Nasser si incontrò per la prima volta con Hassan al-Banna. Venne stabilito un accordo, nel quale la Fratellanza si impegnava ad assistere Nasser nei suoi piani di rovesciare il governo, dopo di che la Ikhwan si sarebbe aspettata la sua parte di influenza politica. Nel 1949 nove membri del Movimento degli Ufficiali Liberi prepararono un colpo di stato. Nasser divenne il capo di questo gruppo nel 1950 e nel Luglio del 1952 Nasser e i suoi associati presero il potere.

Nonostante Nasser fosse considerato un alleato, offrì alla Fratellanza un ruolo minore all’interno dle suo nuovo governo, all’intero del dipartimento del Waqf o “affari religiosi”. Il risentimento della Fratellanza avrebbe presto portato all’inimicizia con Nasser. Un uomo sarebbe sorto come successore spirituale di Hassan al-Banna, un timido supervisore del Ministero dell’Educazione Egiziano chiamato Sayyid Qutb. Quest’uomo, nato nello stesso anno di al-Banna nel villaggio di Mush nella provincia di Ayut, nel sud dell’Egitto, aveva inizialmente supportato gli Stati Uniti. Tra il Novembre del 1948 e 1951 era stato mandato dal Ministero dell’Educazione negli USA, per studiare i programmi di educazione Americani.

Il viaggio in nave verso il mondo esterno fu un’esperienza traumatica per il 42enne, celibe e vergine. Una notte una giovane donna, vestita in maniera discinta, bussò alla sua porta. Gli chiese di essere ospitata, e Qutb rispose che vi era soltanto un letto nella sua cabina. Quando questa disse che un letto singolo poteva ospitare due persone, Qutb le sbatté la porta in faccia. La udì atterrare sul ponte della nave con un tonfo, e ringraziò Allah di averlo risparmiato dal soccombere alla tentazione.

Questo incidente fu il primo di molti che convinsero Qutb che la donna Americana era una “succube” e seduttrice, e che il solo partner a lei adatto sarebbe stato un maschio brutale e primitivo, mosso unicamente dall’avarizia. Scriverà in seguito in un libro intitolato “L’America che ho conosciuto”: “Questa primitività può essere vista nello spettacolo dei fan quando seguono una partita di football… o guardando incontri di box o sanguinosi, mostruosi match di wrestling… Questo spettacolo non lascia dubbio alcuno circa la primitività dei sentimenti di coloro che sono innamorati di forza muscolare e la desiderano.”

Proprio come il rivoluzionario Francese Robespierre, che non aveva alcuna relazione confortante o fisica ma che ciononostante sublimò la sua passione nel suo “grande piano” politico, Qutb divenne un uomo la cui ideologia divenne acutamente intellettualizzata, ciononostante priva di umanità. Laddove Robespierre sognava di implementare un nuovo ordine distruggendo totalmente il precedente, Qutb vedeva la rivoluzione Islamica come una redenzione dai peccati e dalle depravazioni da lui percepite come tali che lo alienavano.

Nel 1949, Qutb si era stabilito allo State Teachers College del Colorato a Greeley, 100 miglia a nord di Denver. Anche in questa quieta e conservativa cittadina, Qutb vedeva depravazione ovunque. Vedeva anche il costume di tosare i prati come un segno dell’avarizia Americana. Un giorno si tenne una serata di danza nel seminterrato di una chiesa, dove uomini ballavano con donne, e Qutb ne fu sconvolto. Scrisse: “Ballavano sulle note di un grammofono, e il pavimento della stanza era pieno di piedi che battevano, gambe seducenti, braccia strette attorno a vite, labbra contro labbra, e petti contro petti. L’atmosfera era carica di desiderio…”

Dal suo ritorno dagli USA nel 1951, Qutb si unì ai Fratelli Musulmani. All’epoca del colpo di stato del 1952, Qutb era il responsabile del dipartimento di propaganda della Fratellanza. Il risentimento contro Nasser spinse un membro, Abdul Munim Abdul Rauf, a cercare di assassinare Nasser il 26 Ottobre del 1954. La Ikhwan venne bandita un’altra volta. Come risultato della soppressione del movimento da parte di Nasser, molti membri fuggirono nei paesi confinanti, tra cui Arabia Saudita, Libano, Giordania e Siria. Nasser cercò di rovesciare la casata Giordana, e la Confraternita locale supportò Re Hussain. Quando il re Giordano abolì i partiti politici nel 1957, alla Fratellanza fu consentito di rimanere in Giordania.

Il tentativo di omicidio del 1954 ai danni di Nasser ebbe come conseguenza l’arresto della maggior parte dei leader della Fratellanza in Egitto. Qui i capi, tra cui Qutb, furono soggetti a torture. La sua esperienza di una tale cruda giustizia non gli impedì di scrivere. Durante il suo soggiorno in prigione, completò il suo più grande progetto, Fi Zalal al-Koran (All’ombra del Corano), un commentario in 30 volumi del Corano di cui aveva cominciato a pubblicare brani fin dal 1952.

La sua esperienza di 10 anni di carcere ispirò il suo libro più famoso – Pietre Miliari lungo la Strada (Ma’alim fi’l-Tariq). In questo, il suo ultimo libro, egli predispose piani per una jihad politica, che aveva come scopo ultimo il dominio globale dell’Islam. Questo libro è ancora letto dai Salafiti e dai jihadisti ed ispira l’odierna jihad globale. Il libro venne pubblicato poco dopo la sua liberazione nel 1964. La natura rivoluzionaria dell’opera portò all’ordine da parte di Nasser di riarrestare Qutb. Egli venne condannato a morte nell’Agosto del 1965.

Qutb scrisse ne “Le Pietre Miliari”: “L’umanità oggi è sull’orlo di un precipizio, non per il pericolo della completa annichilazione che grava sulla sua testa – questo non è che un sintomo e non la vera malattia – ma perché l’umanità è priva di questi valori vitali che sono necessari non solo per il suo salutare sviluppo ma anche per un reale progresso. Anche il mondo Occidentale si rende conto che la civiltà Occidentale non è capace di offrire valori salutari per la guida dell’umanità. Sa che non possiede nulla che soddisfi la sua stessa coscienza e ne giustifichi l’esistenza… E’ essenziale che l’umanità abbia una nuova guida… L’Islam è l’unico sistema che possiede questi valori e questo modo di vivere.”

Sempre in “Pietre Miliari”, Qutb invoca lo stabilirsi di una forza di credenti che conducano guerra alla Jahiliyya, lo stato di ignoranza che esisteva prima del messaggio di Muhammad. Il libro può essere consultato online. Nel suo quarto capitolo in cui parla di Jihad, Qutb scrive: “Lo stabilimento del dominio di Dio sulla terra, l’abolizione del dominio dell’uomo, il prendere la sovranità dall’usurpatore per restituirla a Dio, e l’imposizione della Legge Divina e l’abolizione delle leggi fatte dall’uomo non può essere ottenuto solo attraverso la predicazione. Coloro che hanno usurpato l’autorità di Dio stanno opprimento le creature di Dio e non abbandoneranno il loro potere solo attraverso la predicazione; se così fosse stato, il compito di stabilire la religione di Dio nel mondo sarebbe stato molto semplice per i Profeti di Dio! Questo contrasta con quel che sappiamo della storia dei Profeti e della storia della sfida della vera religione, diffusa tra pi˘ generazioni.”

“…Dio trattenne i Musulmani dal combattere in Mecca e nel primo periodo della loro migrazione a Medina, e disse loro, “Trattenete le vostre mani, e stabilite la preghiera obbligatoria, e pagate la Zakat”. In seguito, venne loro permesso di combattere: “E’ concesso il permesso di combattere a coloro contro cui viene mossa guerra, perché essi sono gli oppressi, e Dio è ben capace di aiutarli. Questi sono coloro che sono stati espulsi dalle loro case senza motivo.” Lo stadio seguente venne quando ai Musulmani venne ordinato di combattere coloro che li combattevano: “Combbatete nella causa di Dio contro coloro che vi combattono.” Ed infine, la guerra venne dichiarata contro tutti i politeisti: “E combattete contro i miscredenti, in quanto tutti loro combattono contro di voi”; “Combattete contro quelli tra la Gente del Libro che non credono in Dio e nell’Ultimo Giorno, che non proibiscono quello che Dio e il Suo Messaggero hanno proibito, e che non considerano la vera religione come loro religione, fino a quando non siano sottomessi e paghino la jizyah.” Quindi, secondo la spiegazione dall’Imam Ibn Qayyim, ai Musulmani venne prima proibito di combattere; quindi gli venne permesso di farlo; in seguito gli fu comandato di combattere contro gli aggressori; ed infine giunse il comando di combattere contro tutti i politeisti.

Nel 1966, Nasser garantì l’amnistia alla Fratellanza, e la maggior parte dei suoi membri imprigionati venne liberata. Entro pochi mesi vi furono tre tentativi di omicidio contro il dittatore, e i capi della Fratellanza vennero nuovamente arrestati. Tutti, tra cui Sayyid Qutb, vennero impiccati. Qutb morì sul patibolo della Prigione Tura il 29 Agosto 1966.

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Parte 2 – La Confraternita, il Nazismo e l’Islamofascismo

Parte 3 – I tentacoli dei Fratelli Musulmani

Parte 4 – I Fratelli Musulmani dentro casa