Uccidere in nome dell'Islam è giustificato, lo pensa uno studente islamico su tre

Giusto uccidere nel nome di Allah

Sondaggio choc in Inghilterra: lo pensa un terzo degli studenti musulmani.

LONDRA – 2008

Un terzo degli studenti britannici di religione musulmana ritiene che sia giustificato uccidere in nome dell’Islam. È quanto emerge da un sondaggio di YouGov pubblicato sul «Sunday Times», secondo cui due studenti musulmani su cinque sono a favore dell’inclusione della sharia, la legge islamica, nei codici britannici. «Questi risultati – ha commentato uno degli autori dell’inchiesta – sono profondamente imbarazzanti per quelli che dicono che l’estremismo non è presente nelle università britanniche».

Dallo stesso sondaggio – per il quale sono stati interpellati 1.400 studenti musulmani e non in 20 università di tutto il Paese – emerge anche che il 40% degli studenti islamici ritiene inaccettabile che uomini e donne stiano insieme liberamente, mentre un terzo sostiene l’idea della creazione di un califfato mondiale, idea alla base del jihad contro l’Occidente lanciato da Osama Bin Laden.

«Sono dati allarmanti» spiega Anthony Glees, docente di intelligence e sicurezza alla “Buckingham University”. «C’è una profonda diversità di vedute fra studenti musulmani e non. La soluzione è smettere di celebrare le diversità e concentrarsi sull’inclusione e l’integrazione».

Un’altro dei discussi esiti del sondaggio riguarda la freddezza degli inglesi nei confronti dell’Islam. Il 55% degli studenti non musulmani, infatti, crede che la religione di Maometto sia «incompatibile con la democrazia».

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