Sulla vita personale di Maometto e curiosità varie

Contrariamente alla poligamia di Abramo, Davide, Salomone e altri personaggi del Vecchio Testamento che non sono mai state approvate da Dio, né sono state il frutto di un’iniziativa divina, il Corano e le biografie di Maometto presentano la poligamia del profeta dell’Islam come qualcosa voluta da Allah (Corano 33: 49 – 50).

Per questo motivo ai musulmani è consentita la poligamia (quattro spose simultanee e un numero non definito di concubine). Maometto ha però un privilegio “profetico”: a lui vanno consentite come spose ciò che viene concesso ai musulmani solo come concubine (all’origine schiave di guerra).
Mentre le vedove musulmane e le mogli musulmane solennemente ripudiate diventano libere di risposarsi, le mogli di Maometto, a causa dell’onore di “MADRI DEI CREDENTI” non si possono risposare dopo di lui, né dopo che lui le ha ripudiate né dopo la sua morte (Corano 33: 53).
Si attribuisce esplicitamente ad una volontà di Allah il matrimonio di Maometto con Aiscia e con Zainab figlia di Giahsh, propria cugina di primo grado (Corano33: 36-40)

Come regalo di nozze, Maometto ricevette da Khadigia uno schiavo chiamato Zaid, figlio di Haritha. Maometto lo adottò e così divenne Zaid, figlio di Maometto. Il giovane sposò Zainab, figlia della zia di Maometto. Dopo un certo periodo, sorsero degli attriti nella giovane coppia. Maometto, in veste di “padre e suocero”, interveniva per riconciliare gli sposi. Un giorno, Zainab lo invitò ad entrare a casa sua dalla finestra, ma egli rifiutò dato che suo marito Zaid era assente. Il vento mosse i cappelli di Zainab, Maometto vide più che mai la bellezza della propria cugina e mormorò: “Benedetto Dio che cambia i cuori”.
Nei suoi interventi Maometto esortava Zaid, suo figlio adottivo, a non ripudiare la moglie Zainab. Ma più tardi Maometto cominciò a provare dei sentimenti profondi per la propria cugina, sua “nuora”. Si capisce il conflitto interiore felicemente risolto da una “rivelazione ad hoc”: Allah, dal settimo cielo (come si vanterà Zainab) decreta ufficialmente il matrimonio di Maometto e di Zainab rivolgendo queste parole al “padre-suocero” sollevato e liberato dai suoi legami di adozione: “(O Maometto), tu dicesti a colui (Zaid bin Harithah) al quale Dio aveva accordato un favore e che tu pure avevi favorito (cioè adottato ed educato): “trattieni presso di te tua moglie e temi Dio”, tenendo nascosto (o Maometto), nell’animo tuo, ciò che Dio stava per rendere palese… E quando Zaid ebbe cessato il suo rapporto con essa (letteralmente: ebbe ottenuto da essa ciò che lui voleva), TE LA FACEMMO SPOSARE (NOI=ALLAH), perché non gravi sui credenti alcun peccato nello sposare le mogli dei propri figli adottivi, dopo che questi abbiano cessato ogni rapporto con (quelle donne); l’ordine di Dio deve venire eseguito”.
Nella frase precedente (33: 36) si legge la regola generale: “Non è conveniente ad un credente o ad una credente, quando Dio e il Suo Messaggero abbiano decretato qualcosa, che essi (il credente e la credente) ABBIANO LIBERTÀ DI SCELTA, per proprio conto; e chi disubbidisce a Dio e al Suo Messaggero erra di un errore evidente…”.
Si legge in 33: 38 e 40: “Sul profeta (Maometto) non grava alcun peccato nel fare ciò che Dio gli ha imposto… Non è Maometto il padre di nessuno dei vostri uomini…”.

Quindi Maometto viene esonerato dagli obblighi e dai limiti matrimoniali dell’adozione di Zaid e di qualsiasi altro: tutto questo per decreto di Allah. L’adozione in Islam si vede abolita. Maometto può sposare tranquillamente Zainab che non è più la sua nuora dato che Zaid non è più suo figlio adottivo.
Altre fonti islamiche raccontano che Maometto promise a Zaid una bellissima huri (donne speciali del Paradiso) e affermano che durante la sua visita in cielo, Maometto la vide e si assicurò che essa fosse destinata a Zaid.

I figli di Maometto?
Secondo la versione prevalente, Maometto ha avuto figli solo da due delle sue donne: la prima Khadigia, e la schiava o concubina Maria, la Copta che gli diede un figlio, Ibrahim, morto all’età di 18 mesi.
Se si calcola che Maometto consumò il matrimonio con trenta donne (su 36 nomi riferiti da Nabahani), risulta molto strano che solo due di quelle donne siano state feconde (e sembra che tutte e due siano state cristiane, almeno all’inizio). Qualche autore nega che i figli attribuiti a Maometto siano stati veramente suoi e trova la spiegazione della sterilità di Maometto nella proibizione coranica, alle sue mogli, di risposarsi “dopo di lui”.
Le stesse fonti islamiche presentano delle versioni diverse e contraddittorie sulla discendenza di Maometto:
Comunemente si parla di due figli (Al-Qassem e Ibrahim) e di quattro figlie: Zainab, Ruqaia, Um-Kulthum e Fatima. Altri autori aggiungono due figli: At-Tayyeb e At-Taher. Altri aggiungono un terzo figlio: Abdullah. Ed altri aggiungono altri quattro figli maschi: Al-Mutayyeb, Al-Mutahher, Abd-Manaf, Abdul-Uzzah (Hadith di Abi-Giahm Bahili, p 114).
Altre tradizioni islamiche sostengono che Maometto ebbe solo figlie (secondo Abu-Hisciam Abdallah figlio di Muhammad figlio di Hanafia).
In fine, secondo Ibn-Ishaq, un certo Al-Assi figlio di Wael Sahmi affermava senza batter ciglio che Maometto fosse sterile e che non occorreva avere paura di lui perché, dopo la sua morte, non avrebbe avuto nessuna discendenza per ricordarlo. Quest’episodio sembra essere all’origine della sura del Kauthar (Corano 108: 3): “In verità, chi ti odia è privo di prole”.

Omicidi dei nemici di Maometto
Considerando i suoi nemici o più esattamente i nemici del suo messaggio degli avversari di Allah stesso, Maometto mandava dei suoi seguaci per uccidere i nemici. Per esempio nel Vecchio Testamento non si riscontrano esempi di profeti che abbiano complottato per sopprimere i propri avversari. Il caso di Davide che, per concupiscenza nei riguardi di Betsabea, ne mandò il marito nella prima linea della battaglia, fu il risultato di una passione che Dio e il suo profeta Natan disapprovano profondamente e castigano severamente. Invece nel Corano e nelle biografie di Maometto l’uccisione dei suoi avversari appare come direttamente voluta da Allah o almeno approvata da lui.

Nelle biografie scritte da Ibn-Hisciam ed altri si racconta che:
La poetessa Assma’ figlia di Marwan criticava e ridicolizzava Maometto il quale le mandò un uomo cieco Umair figlio di Adi. Essa si è fidata di lui. Ma lui l’ha uccisa con la spada. Maometto disse: “Se qualcuno vuol vedere un uomo che ha fatto trionfare Dio e il Suo Messaggero, che guardi Umair figlio di Adi”.

Un Ebreo, di 120 anni, un certo Abu-Afak, componeva delle poesie contro Maometto il quale gli mandò Salem figlio di Umair che lo uccise con la spada.
Maometto mandò cinque uomini per uccidere Ka’b figlio di Al-Ashraf perché questo metteva Maometto in ridicolo e incitava Quraish contro di lui. Questi l’hanno ammazzato e decapitato.
Maometto mandò Abdallah figlio di Atik per uccidere un certo Abu-Rafe’.
Quando lo zio di Maometto, Hamza, venne ucciso nella battaglia di Uhod Maometto giurò di vendicarsi con la morte di 70 quraisciti.

Incursioni o invasioni di Maometto
Maometto ha personalmente guidato 29 invasioni (per esempio Contro Wadan, Buat, Badr, Bani Qunaiqa’, Karkarah, Ghatafan, Uhud, Bani Nadir, Bani Quraizah, Daumat Al-Gandal, Bani Mustalik, della Trincea (Khandak), Bani Lahyan, Hudaibiiah, Khaibar, la “conquista” della Mecca, Ta’ef Tabuk).
Attraverso i suoi generali, Maometto ha organizzato 49 incursioni o invasioni (secondo altre fonti: più di settanta).

Maometto si proponeva di propagare il suo messaggio tramite la guerra.
Maometto in tempi di “guerra santa” ordina di uccidere gli uomini, di prendere prigioniere donne e bambini e di prendere il bottino un quinto del quale è riservato a lui stesso (Corano 8: 41).

In un’invasione di una tribù ebrea, un certo Dihyah della tribù di Kalb (uomo di un bellissimo aspetto, tanto è vero che Maometto dice che alle volte Gabriele gli appariva col volto di questo Dihya) chiede a Maometto il permesso di prendere una schiava catturata. Sceglie la bellissima Safyyah, figlia di Huyay. Qualcuno lo vede con essa. Corre da Maometto, protestando che questa “signora dei figli di Quraizah e del Nadir conviene solo allo stesso Maometto”, il quale domanda di vederla. La prenderà per sé e suggerisce a Dihya di scegliersene un’altra.

L’‘ascensione’ di Maometto
Mentre certe tradizioni e biografie affermano che avvenne un’ascensione fisica di Maometto, su una specie di mulo bianco che volava come il lampo (donde il nome “buraq” da “barq”, lampo), Aisha affermava: “Il corpo del Messaggero di Allah non venne trasportato ma solo il suo spirito” (Cf. Al-Baladhuri, Genealogie dei Nobili, I, p. 256). Il Corano (17: 60) echeggia questa discordia e confusione: “Noi (Allah) non ti ponemmo la visione che ti mostrammo se non come argomento di disputa tra gli uomini”.

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